Il babbo era un gran giocatore di boccette, ma la precisione che metteva nei colpi di biliardo era niente rispetto a quella delle sue papille gustative.
Un privilegio trasmesso a noi fratelli Gnocchi che, sin da piccoli, abbiamo usufruito del buon gusto culinario del babbo e della sua capacità di approvvigionarsi di specialità locali. I fratelli Gnocchi, figli di Ercole Ghiozzi e Adriana Orlandelli, non hanno avuto una vita facile e agiata; si sono sparsi per il mondo tra mille dubbi e insicurezze, però anche armati di anni trascorsi assaggiando il meglio della materia prima della cucina del Gran Ducato.
Mentre Gene e Charlie si avviano ad una funesta carriera di avvocati da strapazzo, i fratelli Gnocchi stanno eroicamente in trincea nel Ristorante al Duomo a Fidenza, al Belvedere di Parma e sopportano le cannonate delle nuove tendenze dettate dagli chef televisivi.
Mamma Adriana, Alberto, Federico, Elena ed Andrea si imbattono nella ricerca del Sacro Graal del tortello d’erbetta e del cappelletto in brodo. E’ un lavoro pazzesco, perché i gusti cambiano, la concorrenza avanza, la materia prima è rara e più cara ma, soprattutto, il dosaggio richiede mani esperte e svelte e…tanto tanto cervello!
La fatica, i litigi, e tante altre avversità, non tagliano le gambe ai Fratelli Gnocchi ma anzi rendono la sfida ancora più avvincente: diffondere le proprie prelibatezze in tutto il territorio.
Alla fine, qualità e artigianalità ripagano! E anche quei buontemponi degli Gnocchi radiotelevisivi debbono soccombere alla forza della materia e della tradizione: mangiare bene e mangiare cose giuste si può e questa è la mission di famiglia…noi siamo orgogliosi del posto nel quale siamo nati, siamo figli della Rivoluzione Francese, siamo forse un po’ polemici, forse anche un po’ scorbutici e anarchici, ma siamo cresciuti con le narici e il palato di Ercole Ghiozzi uno che, pur avendo sei figli da mantenere, non rinunciava allo strolghino e al parmigiano reggiano 36 mesi!!

Carlo Ghiozzi